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Rubrica di Informazione ed Intrattenimento del Direttore Responsabile Maurizio Seby Bartolini)
Dopo aver trattato, la volta scorsa, “Disciplina e Dottrina del Lusso Quantico”, vogliamo passare il tutto ad un attento e minuzioso esame, e le cose che emergono sono le seguenti:
Pur conoscendo tutti il termine lusso, che viene usato in varie occasioni e nelle più svariate forme, se domandassimo alle persone di darne una definizione chiara e univoca uscirebbero delle risposte molto probabilmente tutte giuste ma non complete perché si andrebbe dal dire che “il lusso è la possibilità di comprare tutto quello che si vuole e quando si vuole” all’affermazione che “i prodotti hanno dei costi inaccessibili” oppure, cosa veritiera, che “i prodotti sono realizzati con materiali pregiati” specie se si parla di prodotti artigianali , tessuti e quant’altro…
Ma, chiaramente, tutte queste definizioni non identificano comunque una linea ben marcata tra ciò che è il lusso e ciò che non lo è.
Il lusso appartiene ad una fetta della società che più, questa, progredisce economicamente più il suo livello si innalza.
Fermo restando che la “Disciplina del Lusso” è alla portata di tutti e tutti possono entrare nel concetto “Dottrina del Lusso”. Non per forza però bisogna essere milionari per capire questi dogmi ma basta essere esclusivamente e mentalmente vicini al gusto del bello, la gioia di guardare e respirare “lusso”, provare quelle sensazioni di fremito senza pensare che sia inarrivabile, insomma il lusso è uno stile di vita che si può applicare a qualsiasi livello.
Chiaramente se pensiamo alla Lamborghini Urus, alla Ferrari Purosangue, alla Bugatti Chiron, oppure alla collezione di abiti della Maison Louis Vuitton, Christian Dior, Bulgari, o ancora ai gioielli di Tiffany & Co., fino agli orologi Breguet Marie-Antoinette, Patek Philippe o Louis Moinet Meteoris, e altro ancora, è chiaro che questi siano sogni (comunque non impossibili o irrealizzabili).
Però ci sono molte persone che, pur avendo la possibilità di potersi permettere tutto questo, non riescono comunque a godere di niente.
Per cui, la “Disciplina e Dottrina del Lusso” è una serie di concessioni che ci possiamo regalare in qualsiasi momento (e anche con budget molto limitati) come ad esempio; prendere un caffè o fare un aperitivo in un meraviglioso locale di lusso dove solo lì sanno come coccolarci e farci stare bene, in un contesto di magia e splendore non solo per gli occhi ma anche per l’anima. Oppure, pensando a colui o colei che ama il lusso ed il bello e trova godimento nell’acquistare una qualsiasi cosa a condizione che sia ricercata, andare a fare la spesa anche al mercato e, gioiosamente, sfogare ugualmente la propria mancanza di shopping. Ma anche saper scegliere il luogo di vacanza pur avendo un limitato budget… godersi il luogo scelto con grande coinvolgimento e atteggiamento disinvolto. E poi, sognare… ma sognare nel senso di provare quelle emozioni e quelle sensazioni di colui che si può permettere di comprare il mondo… E magari funziona anche… anzi, sicuramente il pensiero positivo farà la sua parte, perché tutto ciò è legato anche allo spirito e alla spiritualità di come una persona vive le proprie emozioni e intenzioni.
Non è che chi si contenta gode, ma meglio godere che rodersi il fegato e deprimersi.
Comunque, facciamo notare che il mercato è in forte espansione e ci sono circa 12 tipi di utenti del lusso caratterizzati da una capacità di spesa media annua. (come fatto emergere nell’articolo precedente: https://radiotrumantv.com/truman-journal/item/474-disciplina-e-dottrina-del-lusso-quantico.html).
Se è vero che il mercato è enorme, è pure vero che il lavoro che sostiene la produzione è importante anche se difficilmente quantificabile. Il lusso in sostanza è la creazione e fruizione del bello cui naturalmente l’essere umano è portato, aumentare il livello di bellezza in terra è possibile ed i suoi effetti sono principalmente un abbassamento del livello di conflitto sociale.
Il lusso da solo non basta deve essere francescano ovvero elegante con semplicità e con un contributo spirituale alla società.
Per chi non può permettersi il lusso perché si trova nella parte bassa della “piramide di Maslow”, questo diventa divisivo e creatore di invidia. Per disinnescare questo effetto bisogna dare dei valori spirituali alla creazione del lusso.
Indubbiamente circondarsi di bellezza può essere di grande beneficio per le persone ma bisogna collegarsi ad un piano eterno di bellezza duratura ed infinita per cui, sia i produttori del lusso sia i fruitori devono essere visti come benefattori della società e non come sopraffattori o sfruttatori dei deboli.
Bisogna passare da un livello di momentaneità estetica ad un livello eterno di estetica e svuotarci della momentaneità del piacere materiale per riempirci di momentaneità del piacere eterno, ovvero impregnati di valori ed azioni cristiche.
Bisogna trovare il modo per individuare questo collegamento se si vuole ampliare il mercato del lusso e dargli una valenza spirituale, ed un modo potrebbe essere quello in cui i produttori del lusso sostengano con parte dei loro profitti opere di solidarietà, idem i fruitori con parte delle loro rendite, e possibilmente aggiungerei anche del volontariato, o diretto o tramite enti preposti.
Altro esempio di influenza del bello sulla società è riuscire a costruire più case popolari belle e con costi di gestione minimi, e allora a quel punto potremmo assistere ad un notevole abbassamento di violenza e malcontento sociale. Chi non può aiutare economicamente almeno aiuti col volontariato e vada a conoscere le varie aree del volontariato per erudirsi un po’ di più.
Il principio dei ricchi fruitori del lusso e spiritualmente avanzati è racchiuso nella “parabola valtortiana della distribuzione delle acque”.
(http://www.valtortamaria.com/operamaggiore/volume/7/cdlxvii-parabola-della-distribuzione-delle-acque-perdono-condizionato-per-il-contadino-giacobbe-avvertimenti-agli-apostoli-mentre-vanno-a-corozim).
Riassumendo i concetti espressi all’inizio: pur cominciando dalle piccole cose e partendo dal proprio quotidiano, dobbiamo ritagliarci quegli spazi e momenti da dedicare alla “disciplina e dottrina del lusso”, al concederci momenti di gratificazione. Ma la cosa importante è quella di decidere di voler essere una persona straordinaria anche nell’ordinarietà della propria vita.
Scegliendo la propria strada da percorrere dovremmo credere fermamente nei colori così da poter altrettanto decisamente riuscire a colorare la propria vita.
Concludendo, seguendo la “Disciplina e Dottrina del lusso” siamo convinti che ognuno di noi ha le potenzialità per entrare in quel club esclusivo dove quel preciso livello qualitativo diventerà il nostro stile e comportamento di vita… e non solo…
Maurizio Seby Bartolini
Direttore Responsabile
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