Una breve introduzione prima dell'intervista al Comandante della Compagnia d'Onore Assoarma Pino PALMISANO per descrivere ASSOARMA: l'organizzazione e le sue molteplici valenze.
Il Consiglio nazionale permanente delle associazioni d'arma detto Assoarma si occupa del coordinamento di tutte quelle che sono le azioni delle singole associazioni, ognuna delle quali ha una propria peculiarità ed in ognuna di esse si sviluppano poi diversi interessi che vanno a ricoprire la protezione civile quindi anche il volontariato; le associazioni ed Assoarma www.assoarmanazionale.it, si trovano spalmate su tutto il territorio con una presenza capillare.
Sono ovunque e rappresentano migliaia di persone: tutti coloro che sono passati per le forze armate e non sono più in servizio attivo. Ogni associazione d' arma ha le sue sezioni ed a capo di ogni associazione c’è un direttivo, una presidenza. Tutti i presidenti si ritrovano poi in Assoarma a capo della quale in questo momento c' è il Generale di Corpo d’Armata Mario BUSCEMI, Presidente del Consiglio Nazionale Permanente di Assoarma.
Il Comandante Pino Palmisano ci racconta come è composta la struttura della Compagnia d'Onore che sfila alla parata e che rappresenta Assoarma; ovviamente chi viene selezionato per farne parte deve avere requisiti particolari e non può partecipare chiunque…
“…63 elementi costituiscono il gruppo che sfila alla parata, in questo numero sono comprese le riserve che all' occorrenza sostituiscono chi non può essere presente.
54 persone fanno parte della formazione: un gruppo bandiera composto da cinque elementi che rappresentano le cinque forze armate (FF.AA.): Esercito, Marina Militare, l’Aeronautica Militare, la Guardia di Finanza e Carabinieri; l’alfiere porta la bandiera ed in testa c’è il Comandante, la struttura è questa! Di questa Compagnia di Rappresentanza fanno parte Ufficiali Generali, Superiori, Subalterni, Sottufficiali, Truppa in congedo e membri aggregati delle Associazioni d’Arma di tutte le FF.AA.
Dopo una breve descrizione della struttura ci addentriamo con il Comandante in un mondo che si dipana tra l'ambito militare e quello civile, l'entusiasmo e le emozioni che trasmette il Comandante con una voce roca "post parata" sono molto forti.
Incuriositi chiediamo di raccontarci come il gruppo si prepara ad una parata e quali sono i ruoli di chi partecipa, si scopre un mondo ove il sacrificio, l' impegno e la dedizione riconducono ad una immensa soddisfazione e senso di appartenenza... Le prove sono iniziate ad Aprile per poi intensificarsi in addirittura nove giorni consecutivi …
“Abbiamo fatto una prova ad Aprile, un'altra a Maggio e poi siamo stati chiamati a fare le prove insieme a tutti gli altri reparti all’aeroporto militare di Guidonia, ben nove giorni di prove, quindi un grande sacrificio da parte di tutti perché molti sono anche in congedo ed hanno un lavoro oppure impegni familiari e provengono non solo da Roma ma da altre città d'Italia...questo grande impegno è dettato dall'amore verso la patria e la nostra bandiera...quindi in definitiva dei nove giorni di prove a Guidonia: due giorni di prove generali diurne ed una prova generale notturna tra la notte del 30 ed il 31 maggio che equivaleva alla replica dell’intera parata… dove l’organizzazione ha potuto verificare le tempistiche ed il reale andamento della sfilata…
Il Comandante Palmisano ci descrive l’atmosfera della Festa e racconta in dettaglio dell’amore per la bandiera e dell’ emozione durante i momenti della parata:
"...quello che si è visto durante la parata lungo i Fori Imperiali lascia ben sperare che l’amore per la patria e verso il proprio Paese siano ancora valori diffusi non solo per chi appartiene al mondo militare...si è avvertita una partecipazione sentita... c’era gente ovunque ed anche loro hanno fatto dei sacrifici importanti per assistere alla parata alcuni venivano da lontano in trasferta per poter partecipare, ovviamente non tutti hanno potuto godere dell’invito dello Stato Maggiore in tribuna; le transenne riuscivano a trattenere a malapena la gente, veramente una sensazione toccante...
La voce roca del Comandante ci fa letteralmente commuovere quando parla di cosa rappresenta la bandiera:
“Con me sfila il tricolore che ha un significato profondo...quando passiamo davanti all’Altare della Patria ed al Milite Ignoto, rendere gli onori silenziosamente porta una grande emozione ed il pensiero va a coloro che purtroppo sono mancati ed hanno macchiato di rosso il tricolore… negli ultimi anni quanti ragazzi sono tornati in patria avvolti nel tricolore!... pensando a questi eroi che hanno dato la vita, tutto assume un valore importante che riempie il cuore… questa è la motivazione che poi ci porta a fare queste cose con passione e devozione… quindi non c’è alcun desiderio di apparire o cercare l’inquadratura dentro la telecamera… non ci interessa essere nominati tra i partecipanti alla parata, desideriamo dare importanza a quello che rappresentiamo… se possiamo dare un messaggio lo diamo volentieri con la speranza che sia accolto sia da quelli che hanno i capelli bianchi ma soprattutto da quelle che sono le nuove generazioni; c’erano molte scolaresche e bambini e si apre il cuore alla vista delle nuove generazioni che partecipano…da qui la speranza che queste cose possano essere ereditate anche dai più giovani…
Chiediamo di raccontarci in cosa consiste la preparazione del gruppo per la parata e quali sono i “segreti” che stanno dietro alla riuscita pressoché impeccabile della sfilata.
“…nei giorni di addestramento e durante la parata stessa si lanciano degli urli non certo per ammonire qualcuno ma per dare l’ordine che deve arrivare a tutti gli uomini anche a quelli dell’ ultima riga quindi bisogna letteralmente urlare, se non ti sente l’ultima riga si perde lo sforzo di tutto il lavoro fatto…come un vero e proprio direttore d’orchestra si deve dirigere il gruppo. È un grande lavoro di squadra coadiuvato all’interno della formazione, infatti l’ordine del comandante viene replicato all’interno della compagnia…in questa posizione a ripetere l’ordine è di solito un collaboratore del Comandante che ha un ruolo molto importante ( in questa parata ha rivestito questo ruolo Aldo MEMEO)… esiste anche la figura fondamentale di un coordinatore che cammina al di fuori della formazione (ruolo che in questa parata ha avuto Arturo BONFANTI) e quindi vedendo le imperfezioni le corregge in tempo reale immediatamente richiamando la persona quindi quello che il comandante non può fare dalla posizione in testa al gruppo ovviamente il coordinatore lo fa esternamente…in altro modo solo dai video che si visionano in un secondo tempo si evincono i difetti da correggere…ribadisco il lavoro di squadra è fondamentale altrimenti non si arriva alla perfezione…
il Comandante Palmisano prosegue con il ringraziamento a coloro che hanno voluto la parata ed a coloro che hanno partecipato attivamente all’organizzazione
…Bisogna dire anche grazie al Presidente della Repubblica Sergio MATTARELLA che ha voluto questa parata nonostante il periodo che stiamo vivendo ed il momento storico particolare...sono stati fatti degli sforzi enormi, era da tanto che non si vedevano i cavalli nella parata, gli elicotteri e le autoblinde… erano anni che non si vedevano mezzi corazzati. È stata un’organizzazione molto complessa più di 5000 uomini e donne presenti ovviamente c’era anche il servizio civile universale con i ragazzini, i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile…hanno cercato di rappresentare la nazione…c’erano oltre i Sindaci, rappresentanti del mondo della sanità dei medici e gli infermieri, coloro che si sono adoperati in questi due anni per combattere il Covid, ha partecipato anche il Personale Civile della Difesa…hanno cercato di inglobare in questa cerimonia la rappresentanza dei cittadini e di tutta questa Italia…
Durante la parata quale disposizione aveva la Compagnia d’onore Assoarma, può ricordarcela ? eravate vicini alla Banda della Brigata Sassari se non erro?
“…la Banda della Brigata Sassari precedeva le Forze Speciali: IX Rgt. Col Moschin, Comsubin… è stata anteposta a loro…ricordare la Brigata Sassari è una menzione dovuta, una delle più decorate della prima guerra mondiale…noi eravamo preceduti dalla Banda del Comando Artiglieria Controaerei e dai gruppi di Atleti delle varie Forze Armate che concorrono in gare per normodotati e gli Atleti Paralimpici…figure molto importanti aldilà di essere atleti, sono dei militari che purtroppo hanno riportato gravi danni permanenti in teatri di guerra e nonostante questo con grande forza di volontà si cimentano in gare sportive.
Qualche accenno anche ad altri eventi eccezionali in questa parata ed ai suoi partecipanti…per esempio gli atleti/campioni paracadutisti che sono intervenuti in finale di parata…
…I Paracadutisti che fanno parte della squadra sportiva della Folgore, sono dei campioni, fanno gare di precisione…mi dispiace perché mentre nella prova generale diurna a Guidonia il paracadutista con la bandiera di 400 mq ha centrato perfettamente il materassino, purtroppo sui Fori Imperiali per un refluo di vento è stato portato fuori dal materassino di solo mezzo metro, una vela di 400mq è veramente una cosa esagerata; è stato bravissimo perché avere un distacco di 50 cm con un inconveniente così determinante come il vento è stato comunque precisissimo…questi sono proprio dei campioni eccezionali!
Come chiosa del nostro articolo abbiamo piacere di fare con il Comandante alcuni ringraziamenti in particolare…
Suggeriamo un nome per fare un ringraziamento in particolare, il Generale di Corpo d’armata Rosario CASTELLANO a capo del Comando militare della Capitale… ogni giorno a Guidonia facevamo due sfilate alla fine di ogni sfilata noi facevamo dei briefing, dove tramite i video che venivano girati venivano intercettati gli errori, le anomalie e fatte le correzioni necessarie, se siamo arrivati a fare una parata che credo sia stata pregevole è anche merito suo e del Generale Paolo RICCÓ. Quando un comandante ti trasmette serenità… a tua volta la trasmetti ai tuoi uomini e con essa trovi la concentrazione e la forza di migliorare; loro sono stati bravissimi in questo…questi sono i comandanti ! Sono le persone che sanno individuare e puntualizzare i punti critici in piena serenità senza andare sopra le righe, a volte ci sono dei comandanti che vanno un po’ sopra le righe, con i toni e con le parole…assolutamente questi non sono atteggiamenti propri di queste persone, sono veri comandanti e veri militari!
Il Vice Comandante Paolo RICCÓ si è occupato del coordinamento dei cieli, e degli elicotteri, c’erano 22 elicotteri…attività che non è assolutamente semplice perché doveva rispettare dei tempi e sorvolare determinati reparti in specifici momenti…è stata un’ operazione ciclopica !
Coordinare tutte queste realtà è stato complesso, ma anche coordinare le bande scegliere i punti dove essere posizionati lungo la sfilata…perché ad esempio il ritmo della Banda Sassari non è lo stesso della Banda dei Carabinieri o della Marina o dell’Esercito oppure ad esempio la Banda degli Alpini ha un ritmo molto più lento…quindi coordinare il tutto è stato veramente difficile…sono stati bravissimi anche nel coordinare le posizioni delle bande, le distanze …usare il termine ciclopico è quanto di più realistico si possa sostenere!
Un ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato alla parata che siano essi militari o civili e che hanno rappresentato il nostro amato Paese!
La nostra redazione vorrebbe in ultimo fare un ringraziamento particolare all'amico Sauro Bombardi che ci ha supportati per la raccolta delle informazioni e del materiale necessari per la stesura dell'articolo e per la produzione dei contenuti relativi. Tra l’altro ha partecipato per la prima volta alla formazione del gruppo Compagnia d’onore dell’Assoarma, l'amico Sauro Bombardi era in rappresentanza della Fanteria della Toscana, già consigliere nazionale della Fanteria Toscana ed insieme ad altri ci ha trasferito la sua esperienza in questa parata ed a breve avremo piacere di creare un contenuto anche di questo interessante punto di vista…quello di coloro che attivamente hanno vissuto questa incredibile esperienza!
Continuate a seguirci sul nostro Truman Journal e sui nostri Social Network e Format (@ItaliaTurrita_Official e @La Bersagliera) perché torneremo a più riprese nell’evidenziare le peculiarità e l’eccezionalità di questo importante evento che ci appartiene come nazione e come popolo!
Al proposito di porre in evidenza e non smettere di ricordare…L’Italia Turrita consiglia la lettura del libro:
“Un Altare per gli Eroi”
Il Milite Ignoto al Vittoriano. Cartoline illustrate della prima metà del Novecento
di Consuelo MASTELLONI.
https://www.freemindeditore.it/prodotto/un-altare-per-gli-eroi/
è possibile un estratto del libro dal sito web di ASSOARMA
http://www.assoarmanazionale.it/index.php/it/14-notizie-da-assoarma/100-un-altare-per-gli-eroi.html
Si ringrazioa per Ph. della parata: Alamari Musicali
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