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Rubrica di Informazione ed Intrattenimento del Direttore Responsabile Maurizio Seby Bartolini)
Fin dalla nascita di questo Festival, incentrato sulle produzioni televisive mondiali, non solo ha generato un interesse sempre più crescente a livello internazionale ma, nel corso degli anni, le giurie che si sono succedute per assegnare i premi sono sempre state composte da grandissime personalità.
Inoltre in questi anni l’evento ha avuto un’enorme successo da farlo diventare punto cardine per il mercato televisivo oltre che punto di incontro dei network europei, e non solo, per l’assegnazione dei diritti televisivi, una sorta di MIPTV (Mercato Internazionale dei Programmi Televisivi) creata a Cannes.
Durante questo Festival una giuria internazionale composta da grandi personaggi e professionisti della televisione hanno assegnato, ai migliori programmi e attori televisivi in tutto il mondo, le Ninfe d’Oro (statuette d’oro che riproducono la Ninfa Salmace che nella mitologia greca era una ninfa naiade che rifiutò l’obbligo di verginità, proprio del culto di Diana, per amore del giovane dio Ermafrodito) dello scultore monegasco François Joseph Bosio (1768-1845) il cui originale è esposto al Louvre di Parigi.
Ogni anno più di 30 paesi sono rappresentati nella competizione con più di 60 programmi nominati, dalla fiction ai documentari sono stati premiati i migliori attori e le migliori creazioni.
La cerimonia di chiusura si è svolta al Grimaldi Forum dove ha visto la seguente proclamazione dei vincitori premiati con le famose Ninfe d’oro.
Il premio del “Miglior Film” è stato assegnato al film francese Le Colosse aux pieds d’argile (regia di Stéphanie Murat). Eric Cantona, indimenticato campione prima del Leeds e poi del Manchester United, figura carismatica nel mondo del calcio anche dopo il precoce ritiro ad appena trent’anni, è diventato in seguito protagonista del film Ken Loach Looking for Eric, ha da tempo intrapreso la carriera d’attore e con questo film per la televisione francese Le Colosse aux pieds d’argile, affronta il dramma del delicato tema sugli abusi sessuali nel mondo dello sport.
Il premio “Miglior Serie” è andato a Ten Pound Poms (Regno Unito, Australia) la cui trama parla di un gruppo di inglesi che lascia la Gran Bretagna del dopoguerra nel 1956 per intraprendere un’avventura. La famiglia Roberts cerca di trarre il meglio dalla situazione, ma la vita al rifugio li mette alla prova, ma non sono gli unici.
Per la “Migliore Creazione” (Germania, Norvegia e Repubblica Ceca) premio a The Seed dove l’ispettore tedesco Max Grosz con la poliziotta norvegese Thea Koren va a Spitsbergen alla ricerca del nipote scomparso. Si troveranno in una fitta trama di intrighi e interessi politici, perseguendo un legame inquietante tra la scomparsa e un’acquisizione controversa di una delle più grandi aziende agricole del mondo.
Il premio come “Miglior Attrice” va a Marie Reuther per il film Chorus Girls (Danimarca). La trama è una oscura storia, a metà degli anni ’70, che gira attorno a otto giovani ballerini che cercano di sopravvivere in un luogo di lavoro sessista dove durante un’estate ricca di eventi trovano forza nella solidarietà e il coraggio di resistere e cambiare le proprie circostanze.
Il premio di “Miglior Attore” va a Warren Brown per il film Ten Pound Poms (Regno Unito, Australia) la cui trama parla di un gruppo di inglesi che lascia la Gran Bretagna del dopoguerra nel 1956 per intraprendere un’avventura. La famiglia Roberts cerca di trarre il meglio dalla situazione, ma la vita al rifugio li mette alla prova, ma non sono gli unici.
Il “Premio Speciale della Giuria” va al film francese Le Colosse aux pieds d’argile (regia di Stéphanie Murat). Eric Cantona, indimenticato campione prima del Leeds e poi del Manchester United, figura carismatica nel mondo del calcio anche dopo il precoce ritiro ad appena trent’anni, è diventato in seguito protagonista del film Ken Loach Looking for Eric, ha da tempo intrapreso la carriera d’attore e con questo film per la televisione francese Le Colosse aux pieds d’argile, affronta il dramma del delicato tema sugli abusi sessuali nel mondo dello sport.
Nella categoria News e Documentari vincono il premio di “Miglior Programma di Notizie” di France Telévision “Life on Donbas Frontline”; premio come “Miglior Documentario” prodotto dal Regno Unito “The man who played with fire”; ed il “Premio Speciale della Giuria” va a Nazanin (Regno Unito).
Il “Premio Speciale Principe Ranieri III” viene assegnato al miglior film documentario che affronti questioni ambientali.
Infatti la giornalista e documentarista, di TVN24, Ewa Ewart ha ricevuto il premio per il suo documentario To The Last Drop (Polonia) che racconta la storia di una delle più grandi minacce alla civiltà umana, ovvero la crescente crisi della carenza di acqua dolce.
Ed infine il “Premio Amade” va alla BFMTV France con Russie, les Enfants volès d’Ukraine; ed il “Premio della Croce Rossa di Monaco” va a Oasis Of Peace (Storicircus – Premiéres Lignes con la partecipazione di France Télévision).
Anche in questa edizione del Festival De Télévision De Monte-Carlo la qualità e la creatività della programmazione presentata nell’ambito della competizione, sia per quanto riguarda le fiction che gli argomenti di attualità, sono state assolutamente eccellenti.
Maurizio Seby Bartolini
Direttore Responsabile
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