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LA FRONTIERA DELLE TECNOLOGIE AGROALIMENTARI, NOVEL FOOD E NUTRACEUTICA

L’Italia… “un popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori, di trasmigratori”... …e, come in questo caso, sempre al primo posto per quanto riguarda le eccellenze

(Collegato a Truman TV Internationalhttps://www.radiotruman.tv/canali/truman-tv-international.html
Rubrica di Informazione ed Intrattenimento del Direttore Responsabile Maurizio Seby Bartolini)

Voglio presentarvi uno scienziato che ha abbinato il settore food alla scienza, ma lui è andato anche ben oltre con molte delle sue discipline agronomiche, tecniche e norme delle produzioni agro-alimentari e loro trasformazione, consulenza agroindustriale per la produzione di functional food oltre che inventore di circa 12 nuovi alimenti e bevande funzionali.

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Lui è il Prof. Dott. Agr. GUGLIELMO BUONAMICI, titolare dello studio “International Agriproject” con sede a Pisa.

Svolge attività di ricerca scientifica nel settore dell’alimentazione e tecnologie alimentari, nei novel food e nella nutraceutica; consulenza agronomica in Italia ed all’estero rivolta anche a nuove coltivazioni ad uso funzionale oltre a consulenza agroindustriale per la produzione di nuovi alimenti e bevande di tipo functional food.

LA SUA STORIA... - I SUOI STUDI E RAPPORTI LAVORATIVI… - SPERIMENTAZIONI E BREVETTI… - BIO-DISERBO… - NUTRACEUTICA (Alimenti, bevande, integratori, cosmetica)…

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La Sua Storia…

Guglielmo Buonamici nato a Pisa, la città in cui ha vissuto gran parte della sua vita e in cui tuttora vive, è il primo di cinque figli, la sua era una famiglia normale che affrontava le difficoltà del primo dopoguerra.
Suo padre era però un uomo dai mille interessi che riusciva a conciliare con il suo lavoro di impiegato delle Poste.
Da lui ha preso le passioni che hanno segnato la sua vita, quella per i motori e quella per la terra.
È stato un motociclista per tutta la vita e, poco più che ventenne, si è iscritto alla scuola di volo dell’Aeroclub di Marina di Massa dove ha preso il brevetto di pilota di 1° grado.
Aveva anche fatto domanda per essere ammesso al corso per piloti di linea ed era stato accettato.
Altra sua grande passione, però, era lo studio e quando è stato il momento di scegliere non ha avuto dubbi nel perseguire la strada universitaria iscrivendosi alla Facoltà di Agraria unendo così sia studio che lavoro perché, proprio in quel periodo, era stato assunto come tecnico presso il Dipartimento di Agronomia dell’Università di Pisa.

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Questa è stata la sua “occasione importante” perché gli ha dato la possibilità di seguire da vicino le ricerche e le sperimentazioni di miglioramento genetico vegetale che rappresentavano, in quegli anni, la frontiera avanzata della ricerca in campo agronomico.
Infatti, così, ha potuto operare nei laboratori chimici e su culture da industria in piena area, approfondendo discipline come la genetica, l’agronomia, la chimica pedologica, la chimica vegetale, le coltivazioni erbacee e industriali.
Andando avanti con gli studi ha scoperto di avere un particolare interesse per l’agronomia tropicale e sub-tropicale, interesse che negli anni successivi è stato di impulso nel cercare collaborazioni con Università e realtà di vari Paesi dell’America Latina.
Nel 1996 è stato promotore di una convenzione tra l’Università di Pisa e quella di Salvador de Bahia, rivolta alla tutela dell’ambiente, all’ecologia e al recupero dei terreni in via di desertificazione. Questo, è stato il primo di una serie di accordi che ha contribuito a promuovere coinvolgendo di volta in volta la Facoltà di Agraria e l’Area di ricerca pisana del CNR.
In questo caso possiamo citare la Convenzione con la Facoltà di Agraria di Asunción (Paraguay), la collaborazione con il FONAIAP di Barquisimeto (Venezuela), la collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura della Repubblica Dominicana, tutti accordi questi volti allo studio delle produzioni agricole in territori aridi e semiaridi, alla ricerca di cultivar da impiegare in nuovi prodotti alimentari, allo sviluppo di tecniche agronomiche a basso impatto ambientale ed alla diffusione dell’agricoltura biologica.
Arrivato agli anni ‘80 ha iniziato ad interessarsi a questo settore, allora di avanguardia, che nella stessa Università era guardato con un po’ di diffidenza, nonostante tutto, Guglielmo Buonamici, scelse invece di adoperarsi profondamente; ha fatto ricerca, collaborato con aziende e con enti di certificazione fino ad arrivare a costituire nel 2000, un Centro Europeo per la Sperimentazione in Agricoltura Biologica (CESAB) con sede in Toscana, a cui collaboravano il CNR di Pisa, l’ARSIA della Regione Toscana, e docenti delle Facoltà di Scienze Agrarie di Firenze, di Scienze MM.FF.NN. di Siena, di Scienze Agrarie di Milano e il Centro di Scienze Naturali “Galceti” di Prato.
Ma, fondamentalmente, il centro dei suoi interessi è stato indiscutibilmente il Brasile, un Paese tanto vasto e ricco di biodiversità che non basterebbe una vita per conoscerlo.
Negli anni ‘90, ma anche all’inizio degli anni duemila ha soggiornato spesso in questo Paese, soprattutto negli stati del Nord e in Amazzonia.
Qui, si è dedicato alla ricerca di botanicals con caratteristiche nutraceutiche che successivamente ha impiegato nella realizzazione dei suoi brevetti di alimenti funzionali e nutraceutici e in altri lavori scientifici dedicati all’ambientale ed all’agricoltura sostenibile.

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Il suo desiderio è quello di dedicarsi ancora a studi e ricerche negli ambiti finora indagati, ma anche in ambiti nuovi che siano di interesse per la nostra salute e per la tutela dell’ambiente.

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Breve excursus dei suoi studi e rapporti lavorativi…

- Laureato in Scienze Agrarie e tecnologie alimentari presso l’Università di Pisa.
- Specialista in tecnologie alimentari.
- Specialista in agronomia tropicale e subtropicale.
- Dall’aprile dell’anno 1973, sino al dicembre dell’anno 1997, ha prestato servizio a tempo pieno presso il Dipartimento di Agronomia e Gestione dell’Agro-ecosistema (ex Istituto di Agronomia e Coltivazione Erbacee) della Facoltà di Agraria di Pisa, dove nel Centro Sperimentale di S. Piero a Grado (PI), ha seguito ricerche e sperimentazioni di miglioramento genetico vegetale operando nei laboratori chimici ed in piena area, approfondendo la sua specifica formazione nelle discipline della genetica, dell’agronomia, della chimica pedologica, della chimica vegetale, delle coltivazioni erbacee e industriali.
- Nel dicembre dell’anno 1997 ha trasformato il proprio rapporto di lavoro in rapporto di lavoro “part-time” per potersi dedicare all’esercizio della libera professione di dottore agronomo.

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Alcune sue sperimentazioni e brevetti hanno fatto il giro del mondo

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IL PANE CHE ABBATTE IL COLESTEROLO

Guglielmo Buonamici in collaborazione con il CNR di Pisa qualche anno fa sperimentò il pane in grado di abbattere sensibilmente il colesterolo.
Questo brevetto, cui lui è titolare, è stato l’esito di un lavoro su ricerche scientifiche relative ad azioni sinergiche di formulati di composti vegetali da utilizzare nel campo alimentare per ottenere alimenti funzionali che possano avere un importante ruolo preventivo e curativo sulla salute umana.
Buonamici ci spiega che il colesterolo diminuisce dal 25% al 27% dopo che nella farina vengono aggiunti alcuni elementi vegetali di sicura provenienza.
Tutto questo rientra nella filosofia di fondo del Prof. Buonamici e cioè quella dell’agricoltura naturale (della quale si occupa da una vita), anche se oggi ha connotati moderni, scientifici e razionali diversi, allo stesso tempo però esprime a pieno l’essenza del pensiero di Lionardo Da Vinci secondo il quale l’agricoltura e tutto ciò a essa correlato è il grande libro della natura che dobbiamo imparare a leggere.

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LA “PASTA STABILIZZANTE”

Il Prof. Guglielmo Buonamici che molto sta dando nel settore dei novel food, nella nutraceutica e tecniche alimentari ha formulato anche la nuova pasta funzionale “stabilizzante”.
L’importanza di questo nuovo alimento deriva dalle sue spiccate proprietà salutistiche in grado di controllare e stabilizzare (da cui il nome “pasta funzionale stabilizzante”) i nostri valori lipidi ematici, sempre più frequentemente fuori norma, determinati prevalentemente da stile di vita condizionato dai pressanti ritmi che la quotidianità ci impone obbligandoci a consumare pasti frugali e assai poco salutari, fuori casa e sottoponendoci a frequenti situazioni stressogene.
Nello specifico gli aspetti salutistici, come brevemente accennato, riguardano prevalentemente la prevenzione delle disfunzioni lipidemiche riconducibili a elevati valori delle lipoproteine a bassa densità, termine comunemente più noto come LDL, ovvero il cosiddetto “colesterolo cattivo”, ristabilendone i valori corretti e operando un aumento delle lipoproteine ad alta densità, ovvero dell’HDL meglio noto come “colesterolo buono”.

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Svolge inoltre una significativa azione antiossidante contro i pericolosi radicali liberi che ci minacciano quotidianamente, oltre che di protezione delle arterie e del nostro apparato cardiocircolatorio.
Le azioni svolte dalla nuova pasta stabilizzante sono dovute principalmente al suo contenuto in fitocomplessi, estratti vegetali assolutamente scevri da componenti chimici e da OGM, che appunto ne determinano le azioni salutistiche espresse. Da ciò appare evidente l’importanza di tali fitocomplessi che, interagendo nell’insieme, determinano forme sinergizzanti, espressione della funzionalità stessa dell’alimento.
Ovviamente è chiaro che la pasta è la regina per eccellenza della dieta mediterranea, piace, fa bene, ma chiaramente va consumata nel rispetto di alcuni accorgimenti.

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Il Prof. Guglielmo Buonamici ci spiega perché la pasta oltre ad essere buona, fa anche bene.

Qual è il motivo per cui la pasta deve far parte di una dieta corretta?
«Premetto, prima di affrontare l’argomento pasta, che io sono un convinto assertore del mangiare italiano, a patto che tutta la filiera sia italiana. Detto questo, la pasta fa bene perché contiene carboidrati, proteine e alcune vitamine. È, quindi, un alimento soddisfacente all’interno di una dieta corretta».

Quali possono essere gli accorgimenti nella preparazione e nella cottura di un piatto di pasta che lo potrebbero rendere migliore e più sano?
«La cottura deve essere “al dente” per preservare le caratteristiche organolettiche dell’alimento e soddisfare il palato. Naturalmente deve essere una pasta di qualità… ma qui si entra nel discorso che riguarda i grani».

Allora visto che Lei ha condotto molti lavori di ricerca applicata sulle varietà di grani antichi per migliorarne le caratteristiche salutistiche e renderli utili nelle applicazioni nutraceutiche finalizzate a diete speciali, cerchiamo di approfondire questo argomento.
«Fondamentale è la qualità dei grani con cui sono prodotte le semole. Stiamo parlando di grani duri, utilizzati per la pastificazione. Si tratta di un argomento molto ampio che presuppone un discorso assai approfondito. In linea di massima si può sottolineare che le caratteristiche organolettiche del grano si trasmettono poi nella semola e, quindi, nel prodotto finale. Una tipologia di grano di qualità è, ad esempio, la cultivar Senatore Cappelli, con il quale si ottengono paste eccellenti. Certo, ha un prezzo mediamente superiore a quello di altri grani di qualità minore. Si tratta, però, di un “grano antico”, non è stato frutto di incroci, non è stato tecnicamente irradiato con raggi ionizzanti, a differenza di altri casi purtroppo frequenti. Ha, inoltre, un buon tenuto in sali minerali, proteine, vitamine. Per finire, ha un giusto tenore di glutine».

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Prendendo in considerazione varie tipologie di consumatori di pasta, a riguardo dei bambini qual è il loro giusto fabbisogno.
«Per i bambini, soprattutto nella fascia dei 2-3 anni sulla quale ha grossa influenza l’alimentazione di base, l’ideale sono 30 gr. di pasta al giorno».

Mentre gli anziani, e poi gli sportivi, come si dovrebbero regolare?
«Gli anziani con 60, 70 gr. al giorno, meglio a pranzo che a cena al fine di facilitarne l’assimilazione, e gli sportivi senza alcun problema gli 80 gr.».

Ad un buon piatto di pasta cosa ci si può mangiare prima, insieme o dopo.
«La pasta è un piatto completo: io da buon salutista non ci aggiungerei altro. Bisogna considerare anche il tipo di condimento, un aspetto da non sottovalutare».

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E quindi, come ci si può comportare con i vari condimenti di salse e sughi.
«Se non evitare, almeno moderare il consumo di grassi saturi e animali. Andare piano con il burro, tanto per intenderci. Parlando specificatamente di pasta, consumare di meno la “carbonara” e più i classici spaghetti, pomodoro e basilico, conditi da un filo di olio extravergine di oliva, possibilmente biologico. Il pomodoro è un vero toccasana».

Perché il pomodoro è un vero toccasana?
«È l’unico, vero condimento per la pasta, se si vuole osservare un regime salutistico. Il pomodoro contiene un composto nominato licopene. Questo, a contatto con l’olio extravergine di oliva, è ancora più bioattivo, con una funzione antiossidante. Aggredisce i radicali liberi, rallentando l’invecchiamento».

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Concludendo, quando andiamo ad acquistare la pasta come ci dobbiamo orientare.
«L’etichetta è un canale di informazione da consultare con attenzione. Occorre informarsi sull’origine, sul pastificio e le sue certificazioni. Oggi, attraverso internet si può approfondire la conoscenza di un’azienda, meglio perdere un po’ di tempo, quindi, che mettere il pacchetto nel carrello del supermercato».

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BIO-DISERBO

Ed infine, fra i tantissimi brevetti del Prof. Buonamici vorremmo citarne un altro dei tanti di grandissima importanza e di grande impatto per la salute, l’agricoltura, l’ambiente e l’alimentazione.
Si tratta del brevetto di un bio-diserbo che contiene fitocomplessi, cioè principi attivi vegetali, che distribuiti nelle aree di terreno in cui sono presenti piante infestanti svolgono una significativa azione erbicida e può sostituire quindi i diserbanti chimici ancora oggi, purtroppo, largamente impiegati e principali cause eziologiche di tumori.
Ovviamente in questo caso il lavoro di contadini e agricoltori potrebbe essere semplificato con il risultato ulteriore che potrebbero arrivare frutta e ortaggi più sani sulle nostre tavole.
Infatti il funzionamento di questo suo bio-diserbo si basa sul fatto che la pianta stessa attua, in determinate condizioni, alcune azioni difensive contro le infestanti.
Nel suo lavoro, il Dottor Buonamici, ha fatto riferimento a processi che avvengono in modo naturale e indotti dalle piante stesse ed è intervenuto potenziandone le espressioni esercitate su specie competitive ed il risultato è l’inibizione di germinazione, crescita, sviluppo fenologico, fotosintesi ecc…
Potenziando l’azione di quelle sostanze ha realizzato una formulazione naturale che attraverso un mix di fitocomplessi, alcuni dei quali di origine tropicale e sub-tropicale, ed enzimi, ha aumentato il potere di difesa delle piante.
Chiaramente con questo brevetto in atto si potrebbero verificare notevoli effetti positivi sull’ambiente e sulla salute.
L’agricoltura non biologica usa il glifosato, il diserbante più comune, ma è nocivo per la salute e dichiarato cancerogeno. La guerra che viene fatta contro la multinazionale che lo produce è sacrosanta.
Già bandito dall’agricoltura biologica, andrebbe vietato anche in quella tradizionale.
Infine, inserendo totalmente il bio-diserbo non solo sarebbe una garanzia in più sulla qualità dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole ma introdurremo nel nostro organismo in maniera notevolmente inferiore il glifosato che si trova in molti alimenti che consumiamo.
Fa impressione e può sembrare terrorismo, ma è l’amara verità.
L’uso di un bio-diserbante in agricoltura può cambiare molte cose a monte ed evitare, magari, che tanta gente si ammali, visto che la maggior parte dei tumori, come sappiamo, è di origine alimentare.
I costi ovviamente saranno inferiori a quelli del glifosato e di altri pesticidi.
Tutti i giorni prendiamo dosi di veleno…
Ricordiamoci, come afferma Paracelso: «SOLA DOSIS VENENUM FACIT» (è la dose che fa il veleno) -…e con questo bio-diserbo potremo evitarlo.

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ALIMENTI NUTRACEUTICI

Farine, pane, pasta e prodotti da forno.
La farina nutraceutica, realizzata con formulazione contenente fitocomplessi, enzimi e coenzimi naturali, potrà essere impiegata per la produzione di pane, pasta e di prodotti da forno in genere, i quali saranno in grado di svolgere l’azione salutistica di contenimento e di prevenzione dell’insorgenza di disequilibri metabolici e di condizioni patologiche.
Nello specifico le azioni svolte sono le seguenti:
- contenimento, controllo e prevenzione dei livelli del colesterolo ematico;
- azione antisteatotica;
- contenimento e prevenzione degli alti valori dei trigliceridi;
- aumento dei valori dell’HDL;
- azione scavenger;
- azione di protezione delle arterie ed apparato cardiocircolatorio.

Farine, pane, pasta e prodotti da forno per diabetici.
La pasta nutraceutica per diabetici è costituita da fitocomplessi, enzimi e coenzimi, ed è dotata di azioni salutistiche in grado di intervenire sui disequilibri metabolici del glucosio alterato e nelle condizioni di manifestazioni di diabete di tipo II.
L’inserimento nella dieta della nuova pasta nutraceutica per diabetici, pertanto, è in grado di svolgere le seguenti azioni salutistiche:
- azione contro l’innalzamento della glicemia ematica;
- prevenzione del diabete mellito di tipo II;
- prevenzione della condizione di obesità;
- controllo delle disfunzioni e patologie diabetiche correlate;
- azione di protezione pancreatica;
- azione antiossidante;
- azione preventiva aterosclerosi;
- azione scavenger;
- contenimento e prevenzione dei livelli del colesterolo ematico;
- azione antisteatotica;
- contenimento e prevenzione dei valori triglicemici;
- azione di aumento dei valori dell’HDL;
- azione di protezione delle arterie e dell’apparato cardiocircolatorio.

Latte funzionale e prodotti caseari.
Il latte, come i prodotti caseari, realizzati con una nuova formulazione nutraceutica contenente fitocomplessi, complessi enzimatici e coenzimi, sono in grado di esprimere importanti azioni salutistiche di prevenzione, contenimento e trattamento relativi ai più diffusi disequilibri metabolici umani.
In particolare il latte funzionale, i prodotti caseari freschi e gli yogurt funzionali, dal Dottor Buonamici denominati stabilizzanti, in virtù dell’azione riequilibratrice dei disordini lipidemici del colesterolo e dei trigliceridi, sono in grado di svolgere le azioni di seguito riportate:
- contenimento e controllo dei livelli del colesterolo ematico;
- contenimento dei trigliceridi;
- innalzamento dei valori dell’HDL;
- azione scavenger;
- protezione delle arterie ed apparato cardiocircolatorio.

Yogurt funzionali di terza via LUI/LEI cioè distinti per sesso.
Questi nuovi alimenti riguardano due yogurt funzionali denominati dal Dottor Buonamici come “yogurt di terza via” e suddivisi in “yogurt LEI” e “yogurt LUI”.
Le ricerche scientifiche svolte, originano dalla imprescindibile condizione che purtroppo, ad un certo punto della vita, sia gli uomini che le donne sono accumunati dalla spiacevole sorte del climaterio, comportante la menopausa per le donne e l’andropausa per gli uomini.
Nello specifico il prodotto yogurt LUI/LEI contiene fitoestrogeni, coenzimi ed enzimi di natura vegetale in grado di svolgere importanti azioni salutistiche di contenimento dei disturbi legati alla dismenorrea ed alla fase della premenopausa, menopausa, postmenopausa ed andropausa.
Questi due yogurt, rivolti per la prima volta specificatamente al sesso maschile e al sesso femminile, sono realizzati con l’impiego di una formulazione nutraceutica costituita da fitocomplessi appositamente studiati per le loro specifiche azioni terapeutiche ed adattogene sulla salute femminile e maschile.
Lo yogurt per donna svolge un’azione preventiva e di contenimento delle varie problematiche salutistiche che possono presentarsi nel corso della vita della donna, tra cui dismenorrea e disturbi relativi alla fase di premenopausa, menopausa, postmenopausa e patologie delle ossa riconducibili all’osteoporosi.
Lo yogurt per uomo, grazie ai fitocomplessi in esso contenuti, assicura un’azione altrettanto preventiva e di contenimento nei confronti dei disturbi salutistici legati all’età ed alla menopausa maschile o andropausa o ipogonadismo tardivo che si presenta con disfunzioni androgene fastidiose.

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BEVANDE NUTRACEUTICHE

Vino nutraceutico ad alto contenuto di resveratrolo e pterostilbene.
Il lavoro scientifico riguarda la realizzazione di un vino nutraceutico caratterizzato da un alto contenuto di resveratrolo e pterostilbene. La formulazione, che non trova riscontro in nessun altro tipo di vino, prevede l’impiego di particolari tecniche agronomiche viticole e specifiche tecniche enologiche.
Il vino nutraceutico è dotato di significative caratteristiche salutistiche dovute alla presenza di alto contenuto di resveratrolo, pterostilbene e composti enzimatici che permettono di svolgere le seguenti azioni salutistiche:
- antinflogistica;
- forte azione scavenger;
- protezione dell’apparato cardiocircolatorio;
- ipocolesterolemizzante;
- ipotriglicerizzante;
- antitrombotica;
- immunostimolante;
- protezione della pelle ed anti-age;
- rallentamento dell’evoluzione delle malattie tumorali.

Birra nutraceutica
L’invenzione che riguarda la produzione di questa nuova birra nutraceutica prevede l’impiego di una nuova formulazione, che non trova riscontro in nessun altro tipo di birra, contenente fitocomplessi, complessi enzimatici e coenzimi in grado di apportare le seguenti azioni funzionali salutistiche:
- antisenile;
- scavenger;
- antiflogistica;
- adattogena;
- immunostimolante;
- protettiva dell’apparato cardiocircolatorio.

Oltre alle significative azioni adattogene caratteristiche della nuova birra nutraceutica, evidenziamo l’importante azione contro la senescenza cellulare ovvero l’allungamento della vita cellulare.
È in fase di brevetto un nuovo caffè nutraceutico dotato di significative espressioni nutraceutiche che potrà trovare collocamento nel capiente mercato degli alimenti e del beverage nutraceutici, oltre che in ambito farmaceutico.
Questo nuovo caffè prevede l’impiego di una formulazione del tutto naturale e scevra di composti chimici che non trova riscontro in nessun altro tipo di caffè e che lo caratterizza per la sua unicità, qualità e proprietà salutistiche, a livello mondiale, in grado di esprimere le seguenti azioni:
- antigerontologica;
- scavenger;
- favorire corretti livelli di colesterolo;
- antisteatotica;
- protezione delle arterie ed apparato cardiocircolatorio.

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INTEGRATORI ALIMENTARI NUTRACEUTICI

Integratore per la protezione dell’apparato urogenitale.
L’integratore è rivolto agli uomini over 40 soggetti a sindromi legate all’apparato uro-genitale che possono condurre a:
- sindromi flogistiche dell’apparato urogenitale;
- disturbi urinari;
- ipertrofia prostatica benigna;
- disfunzione erettile;
- stati depressivi, ansiosi, stress neurologico.

Integratore antisteatotico e ipocolesterolemizzante.
L’integratore alimentare prevede l’impiego di una formulazione di complessi vegetali, enzimi e coenzimi naturali in grado di svolgere una significativa azione antisteatotica, di prevenzione e trattamento delle dislipidemie e disfunzioni metaboliche.
Nello specifico le azioni salutistiche svolte sono le seguenti:
- favorire i corretti livelli di colesterolo;
- antisteatotica;
- aumento dei valori dell’HDL;
- protezione epatica;
- scavenger;
- riequilibratrice della omocisteina;
- protezione delle arterie ed apparato cardiocircolatorio.

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COSMETICA NUTRACEUTICA

Cosmetico nutraceutico.
Il nuovo cosmetico, costituito da fitocomplessi, enzimi e coenzimi di natura vegetale, si differenzia dagli attuali cosmetici in commercio per la sua forte azione anti-age e da altre importanti azioni derivanti dalle dinamiche sinergiche svolte dai botanicals presenti nella formulazione e dall’azione di sintesi espressa dallo stilbenoide pterostilbene che, nella sua forma bioattiva, è in grado di esprimere le importanti azioni già attribuite al resveratrolo, con un’azione 200 volte superiore a quella del resveratrolo stesso.
All’azione riferita si aggiunge un’ulteriore azione anti-age derivante da uno specifico botanical che si è dimostrato in grado di esprimere una azione sull’enzima telomerasi e di allungamento dei telomeri intervenendo così sull’apoptosi cellulare e, conseguentemente, sull’allungamento della vita cellulare rallentandone la senescenza.
In base a ciò il nuovo cosmetico nutraceutico è in grado di esercitare le seguenti azioni cosmetologiche, dermatologiche e salutistiche:
- scavenger;
- potente azione anti-age (con azione di riallungamento dei telomeri);
- azione antitumorale (tumori cutanei);
- attività compattante, antiflogistica, idratante e tonificante;
- sintesi del collagene, elastina e acido ialuronico;
- sintesi di carboidrati;
- sintesi di proteine.

Inoltre, sono in fase di ultimazione lavori di ricerca scientifica rivolti alla realizzazione di:
- nuovo integratore antiobesità;
- farine, pane e pasta per celiaci realizzati per la prima volta con il comune frumento;
- fitocomplessi naturali antimicrobici privi di effetto di antibiotico resistenza.

 Per coloro che vogliono contattare il Prof. Guglielmo Buonamici
possono rivolgersi direttamente all’Azienda
oppure alla seguente mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Maurizio Seby Bartolini
Direttore Responsabile

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