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Rubrica di Informazione ed Intrattenimento del Direttore Responsabile Maurizio Seby Bartolini)
Era il 1904 quando è stato dato inizio ai primi meeting internazionali di barche a motore e, dal 2014, è proprio lo Yacht Club de Monaco che fa rivivere questa tradizione che lascia il campo libero alla creatività di giovani ingegneri legata all’esperienza degli industriali. Il loro obiettivo è sviluppare un’alternativa al classico sistema di propulsione, per immaginare e ottimizzare le diverse modalità di propulsione per lo Yachting di domani, con fonti di energia esclusivamente pulite. Una vera sfida tecnologica per affrontare le sfide energetiche del settore navale e nautico ma anche le prerogative del supporto e dello sviluppo sostenibile.
Questa competizione unica riunisce ingegneri che non solo competono in una regata, ma anche per avere la barca migliore, dimostrando che la velocità non passa in secondo piano a causa dell’energia solare.
Per i candidati della Classe Energetica questo incontro è l’occasione per affrontare le questioni ambientali e tecniche con sistemi di propulsione eco-alternativa, sinonimo di eco-responsabilità.
Il segretario generale dello Yacht Club de Monaco, Bernard D’Alessandri (in linea con il progetto Monaco Capital of Yachting), ha affermato che: “La salvaguardia dell’ambiente e la promozione delle tecnologie più innovative è una nostra responsabilità. Questo approccio è ciò che contraddistingue Monaco come luogo che non solo sta affermando la sua posizione di centro di eccellenza, ma è anche la punta di diamante del Responsible Yachting”.
Con questa missione volta ad una nuova visione per lo yachting, proponendosi come incubatore di ricerca e sviluppo per il settore, lo Yacht Club de Monaco vuole stimolare la creatività degli ingegneri e professionisti del futuro verso tutte le forme di propulsione che utilizzano energia pulita.
La Commissione Tecnica, invece, ha già annunciato per la Classe Energetica, per la Classe Solare e per la Classe Open Sea (per la tecnologia già esistente o in procinto di entrare sul mercato) l’elenco definitivo dei concorrenti.
Classe energetica: 16 progetti, 10 nazioni, di cui tre nuove squadre per il 2022.
Sedici squadre sono state selezionate dai file di domanda per la Classe Energetica.
A tutti i concorrenti di questa classe che selezionano una fonte di energia a emissioni zero e progettano un sistema di propulsione, con il solo vincolo di utilizzare una quantità di energia prestabilita di 10kWh., gli organizzatori forniscono lo stesso design dello scafo del catamarano.
Alcuni sono diventati clienti abituali come le squadre di Arts & Métiers e SBM Offshore.
Ai partecipanti che rappresentano paesi come Indonesia, Monaco, Francia (con cinque squadre), Grecia, Italia, Portogallo, Emirati Arabi Uniti e Cina si sono uniti per la prima volta due squadre provenienti da Canada e India rappresentate rispettivamente dal Polytechnique Montreal e dal Kumaraguru College of Technology.
Come spiega il Professor Kiranlal del Kumaraguru College of Technology che per questi concorrenti significa chiaramente molto: “A Sea Sakthi, abbiamo precedenti esperienze nel campo automobilistico, partecipando a numerosi eventi nazionali per conto del nostro istituto. Recentemente abbiamo rivolto la nostra attenzione alla mobilità elettrica. Stiamo aiutando la nostra nazione a essere carbon neutral entro il 2070, come l’India si è impegnata alla COP26. È la motivazione principale del team Sea Sakthi. Il Monaco Energy Boat Challenge è un catalizzatore per il cambiamento. È un’opportunità per gli studenti come il nostro e il settore di innovare e andare oltre i limiti. È un onore e un piacere partecipare a questo evento. Possiamo misurare i nostri progressi rispetto ad altri in tutto il mondo, che è una sfida che ci piace. A Sea Sakthi veniamo da una nazione che prende il nome da un oceano e siamo sicuri di conquistare le onde!”.
Lo stesso concetto è stato anche affermato da Pascale Bérubé del Politecnico di Montreal che afferma: “Partecipare è già un grande successo per Exocet e il culmine di tutto il nostro duro lavoro. Poiché questo gruppo di studenti ha iniziato il progetto durante una pandemia, è stata una strada lunga e difficile. Nonostante i momenti in cui ci siamo sentiti come se stessimo nuotando controcorrente, abbiamo perseverato, e questo successo è tanto più incoraggiante. Siamo molto emozionati all’idea di condividere le nostre idee per migliorare il trasporto marittimo di domani, una causa che ci sta a cuore”.
Altro nuovo arrivato dall’Italia, per questa edizione 2022, è il Politecnico Milano.
Otto dei 16 team, ovvero il 50%, stanno lavorando con l’idrogeno e anche il suo utilizzo nel settore della nautica da diporto viene testato in tutti questi progetti.
Jérémie Lagarrigue (CEO di EODey che dirige il Comitato Tecnico) spiega: “I dati tecnici di ogni squadra sono stati esaminati con attenzione. Il Comitato è composto da cinque esperti che seguono i concorrenti tutto l’anno e rispondono alle loro domande tecniche. È estremamente importante che il Comitato esamini le specifiche di ciascuna squadra per garantire le migliori pratiche di sicurezza e il fair play durante la competizione a Monaco. Tutti i team ricevono una serie di linee guida per la costruzione del proprio abitacolo nel rispetto delle rigide normative relative all’energia e alla sicurezza a bordo”.
Concludendo quindi sono 16 progetti, 10 nazioni, comprese 3 nuove squadre ad essere attese per la competizione monegasca che avrà luogo dal 4 al 9 luglio 2022.
In questo caso specifico, anzi ancora di più, la missione dello Y.C.M. è quella di dare impulso a una nuova visione dello yachting diventando un incubatore per sostenere la ricerca e lo sviluppo nel settore, ed è proprio stimolando la creatività degli ingegneri e dei professionisti di domani su tutti i sistemi di propulsione che utilizzano energia pulita che questa ambizione può essere realizzata.
Insomma, soluzioni innovative e sostenibili per rendere le barche e lo yachting in generale più verdi e puliti.
Maurizio Seby Bartolini
Direttore Responsabile
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