Trailer della puntata
Il Guru della Moto GP presenta il libro "Belin...che Paddock", co-autore Massimo Calandri.
Altri ospiti: il noto YouTuber Fabry ROCK e Davide BIGA che espone la Yamaha con cui ha compiuto il giro del mondo.
Continua il tour itinerante del manager genovese Carlo Pernat per la presentazione del suo libro “Belin, che Paddock” pubblicato da Mondadori ... affiancato dall'amico co-autore e scrittore del libro Massimo CALANDRI noto giornalista.
È stato presentato il volume presso Giglio Bagnara a Genova, il più grande department store dela Liguria. Enrico Montolivo, AD dell'azienda, saluta ed accoglie i suoi ospiti nel corner riservato a Special Guests ed eventi.
Il guru della moto Gp ha scoperto talenti come Max Biaggi, Valentino Rossi, Marco Simoncelli, Loris Capirossi tra i più recenti Enea Bastianini e Tony Arbolino; Pernat nella sua autobiografia racconta aneddoti e chicche dei suoi quarantuno anni in giro sui circuiti della Moto Gp di tutto il mondo; momenti di vita vissuta raccolti nel libro "Belin...che Paddock"...
Per quei pochi che non lo sapessero Pernat è tra i più importanti manager del motociclismo... un mondo in cui è entrato da ragazzo lavorando in Piaggio e rispondendo ad un annuncio letto per caso su una copia del Secolo XIX, il quotidiano di Genova, lasciato da un altro viaggiatore nello scompartimento del treno che lo stava portando al lavoro a Roma dove lo attendevano all’Eni con una bella carriera già programmata da papà…una trama decisamente cinematografica quella della vita del manager genovese.
Numerosi gli aneddoti di cui fa cenno durante la presentazione del volume...come quando ha deciso di abbandonare definitivamente l'attività di manager dei piloti, rifiutando, a suo dire, anche un'offerta di Jorge Lorenzo.
L'addio alle corse di un altro grande campione mondiale Loris Capirossi, suo storico assistito (e amico), e soprattutto il dolore per la morte del "suo" Marco Simoncelli, l'hanno convinto a cambiare un'altra volta strada. Ritornò alle origini diventando direttore sportivo del team Ducati Pramac, dopo essere stato direttore sportivo di Cagiva quando era impegnata nel mondiale 500 e nelle Parigi Dakar (anni 80) e dello squadrone Aprilia negli anni 90.
Proprio al suo lavoro per la casa veneta si deve la scoperta dei due più grandi talenti italiani degli ultimi decenni: Max Biaggi (ingaggiato nel 1991) e Valentino Rossi (arrivato in Aprilia nel 1995).
Un' autobiografia raccontata alla Pernat senza veli e sapientemente ordinata da Massimo Calandri...Da divertirsi sicuramente addentrandosi con Pernat in un giro del mondo tra piste e bordelli, tra piloti e fidanzate senza dimenticarsi mai la squadra del cuore... il Genoa naturalmente…
"Belin...che Paddock" ha scatenato polemiche con qualche campione probabilmente proprio per la trasparenza dell'autore...infatti non sono mancati scontri verbali con Andrea Iannone che Pernat ha seguito come manager nel periodo successivo a Valentino Rossi.
Belìn un successo inaspettato il libro di #Pernat tra moto, piloti e…
Carlo Pernat: l’uomo che ha scoperto Valentino Rossi
A Carlo Pernat agli inizi degli anni '90 si deve la scoperta proprio del “dottore”, del grande Valentino Rossi, simbolo della MotoGp.
Chissà se Valentino Rossi sarebbe oggi quello che è senza l’incontro con Carlo Pernat. Difficile dare una risposta, in ogni caso quella tra Carlo e Vale è una storia che merita di essere raccontata...e letta nella sua autobiografia.
Pernat però è forse ancora più affezionato all’indimenticabile Marco Simoncelli, il Sic. Di lui dice che sarebbe diventato il più grande di tutti, che avrebbe battuto anche Valentino Rossi. É grazie al forte legame con la famiglia Simoncelli che Carlo Pernat, dopo la morte di Marco, ha trovato la forza di continuare. Sul rapporto con Valentino, invece, Pernat ha ultimamente dichiarato che è ben felice di come il dottore si sia imposto sullo scenario della MotoGp mondiale perché – a sua detta – in un primo momento gli era stata rivolta l’accusa di aver scelto il nome di Valentino Rossi solo perché figlio di Graziano Rossi, e non per via del mostruoso talento.
Il noto dirigente sportivo genovese ha scoperto come dicevamo pocanzi anche Max Biaggi, e tanti altri nomi noti e meno noti del motociclismo italiano. Di Biaggi racconta pregi e difetti nel suo libro...soffermandosi ovviamente sulle "caratteristiche" da latinlovers del Campione che primo tra tutti nel motociclismo è stato fenomeno mediatico...
Grande stima Pernat mostra per Biaggi che oggi reputa maturo e adatto al ruolo di manager del suo Team, Max Racing Team.
Oggi Carlo Pernat ed i suoi Campioni:
Carlo Pernat ed Enea Bastianini ( Team Gresini Racing Patron Fausto Gresini). "Carletto e la Bestia"... la strana coppia come si definiscono entrambi...
Per Carlo Pernat “Enea è un misto tra Iannone, Dovizioso, Rossi e Capirossi”...praticamente un essere mitologico!
"Enea Bastianini...sbocciato con l’Italtrans (con cui nel 2020 diventa campione del mondo in Moto2), è al secondo mondiale in MotoGp con DUCATI...Pernat lo definisce "un altro fungo porcino"...le colorite e simpatiche battute alla Pernat !
Si dice che in questo Mondiale senza Valentino Rossi dove si sente realmente la sua mancanza...la scintilla l'avrebbe accesa proprio Bastianini.
Non mancano gesti e motti scaramantici tra il pilota ed il manager e fa sorridere anche nell'intervista Pernat quando li racconta a suo modo...
L'ultimo motto scaramantico arrivato nel Paddock è ...
“Menin belìno”, in genovese”. Cheee? “Ma sì, “menin belìno”, che vuole dire dài, oh, diamoci dentro, forza. Ed in risposta il pilota: “Io me ne porto di due”, sempre in genovese. Cosaaa? “Ma sì, vuole dire ci metto l’anima due volte”.
Carlo Pernat e Tony Arbolino.
Tony Arbolino talento della Moto2
Resta comunque il fatto che Carlo Pernat, nonostante il carattere giocoso ed ironico all'ennesima potenza, è stato ed è ancora un punto cardine della moto mondiale, con un fiuto raro per il talento che ha dato il via alle carriere dei più noti Campioni mondiali della MotoGP.
Consigliamo la lettura del libro "Belin...che Paddock"
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